Il manifesto delle Spuntate

“Non sei troppo vecchia per fare danza classica?”

Era il 2002, mancavano due mesi al mio 24esimo compleanno. Mi ero appena iscritta al primo corso di danza classica della mia vita. Ero al settimo cielo, ma tutti gli amici a cui raccontavo con entusiasmo questa grande novità della mia vita mi rispondevano sempre la stessa cosa: “Non sei troppo vecchia per fare danza classica?”.

I corsi di danza classica per adulti non erano una novità, c’era già una buona scelta di scuole che offrivano questo tipo di corsi nella mia città. Era la mentalità della gente ad essere rimasta ferma di parecchi anni.

Tutti quelli che mi chiedevano “Non sei troppo vecchia per fare danza classica?” più o meno la pensavano così.

La danza è lo sport delle bambine. I bambini fanno calcio, le bambine fanno danza. Si inizia a 4-5 anni, si fa con gioia o si subisce (a seconda se è la bimba o la mamma a volere veramente la danza) per 7-8 anni, poi con l’arrivo delle tempeste ormonali adolescenziali le priorità diventano altre. Ai corsi di danza continuano ad andarci solo quelle più appassionate, cioè quelle che la danza l’hanno desiderata e non subita, ma presto smettono anche loro. C’è sempre più da studiare, c’è più voglia di vedere le amiche da vedere per confessare i turbamenti amorosi. E soprattutto ci sono i morosetti da conquistare. Le uniche a resistere ai corsi sono le più brave della classe, quelle che della danza vogliono farne una professione. Tutte le altre hanno ormai appeso le scarpette al chiodo e la questione è finita.

Sono passati circa vent’anni da quando mi veniva chiesto “Non sei troppo vecchia per fare danza classica?” e le cose finalmente sono cambiate, grazie al numero crescente di scuole (in sala o online!) che propongono corsi per adulti.

Rimane ancora molta strada da fare perché c’è ancora tanta diffidenza (ok, diciamolo: puzza sotto il naso) da parte delle “scuole accademie” e ancora tanta paura da parte di persone, uomini e donne, che vorrebbero provare la gioia della danza ma si sentono troppo vecchie/grasse/brutte/incapaci ecc ecc…

Le Spuntate vuole dire proprio questo: la danza è per tutti, io e le persone che hanno una storia simile alla mia noi ne siamo la prova vivente.

A piccoli passi si può arrivare lontano, quindi perché non iniziare? Rigorosamente in mezzapunta! 🙂

Perché le “spuntate”?

Il nome di questo blog nasce da una battuta fatta durante una lezione di danza classica. Era il nomignolo scherzoso che io e un’altra allieva del corso avevamo dato a noi principianti del corso base per distinguerci dalle allieve del corso principianti intermedio, che tanto principianti non erano visto che avevano tutte frequentato corsi di danza nell’infanzia e/o nell’adolescenza.

 

Mi è piaciuto subito perché credo riassuma perfettamente lo spirito con cui noi principianti adulti ci approcciamo alla danza: lo facciamo per divertirci, per essere felici, senza obiettivi da raggiungere o una carriera su cui puntare. Lo facciamo solo per noi stessi, all’unico scopo di regalarci dei momenti in gioia, in maniera simile a chi fa un’altra attività artistica o sportiva nel tempo libero. Qualcuno di noi è più interessato al benessere fisico, qualcun altro al benessere emotivo; c’è chi lo fa per trovare finalmente un mezzo di espressione della propria personalità, chi perché la palestra è noiosa. I motivi che portano alla danza principianti sono tanti e diversi, ma il denominatore comune è la voglia di fare qualcosa che ci piace.

Il fatto che la danza non sia il nostro lavoro, e non ci sia possibilità che lo diventi, è per certi versi una liberazione perché ci consente di viverla con spensieratezza. Essere una spuntata (=non andare sulle punte) sarebbe una tragedia per una ballerina professionista, un limite che non le permetterebbe di svolgere la professione. Per noi è il nostro piccolo vanto: care ballerine professioniste, voi vi dovete affannare per essere perfette, noi invece possiamo ridere delle nostre imperfezioni!

La danza diventa così anche un’occasione sociale, un momento in cui persone accomunate dalla stessa passione si trovano, chiacchierano, scambiano punti di vista e battute scherzose.

Non sbeffeggiamo la danza

Il nostro approccio divertente alla danza non vuole in alcun modo sminuire né il valore artistico della danza né la serietà dell’impegno necessario per diventare danzatori professionisti e insegnanti di danza.

Su questo siamo irremovibili: il fatto che per noi la danza sia un hobby e non un lavoro non significa che ci accontentiamo di lezioni improvvisate, tenute da insegnanti svogliati o poco preparati.

Pretendiamo serietà nell’insegnamento, così come lo pretenderebbe chi si approccia in età adulta a uno sport.

La danza non è un’attività fisica pericolosa, ma se insegnata male può avere ugualmente effetti dannosi sul corpo.

E poi diciamolo pure, i corsi di danza li paghiamo: così come vogliamo qualità quando compriamo altri beni o servizi, vogliamo spendere bene i nostri soldi anche quando acquistiamo lezioni di danza. Quindi vogliamo insegnanti validi e diciamo NO ai cialtroni e agli improvvisati.

La danza principianti adulti fa bene alla Danza

Sebbene i corsi di danza per principianti adulti non si possano più definire una novità, c’è ancora un riserbo, o una sorta di diffidenza se volete, da parte di alcuni addetti al lavoro. Come se la danza degli adulti fosse una danza di serie B che toglie energie e risorse alla vera Danza.

Il sito Le Spuntate nasce con la convinzione contraria: la danza adulti è un valido strumento di aiuto alla danza professionale. In più modi.

Il primo e più ovvio è che aggiungendo ai classici corsi per bambini e ragazzi i corsi per adulti s’è venuta a creare una maggiore richiesta di corsi di danza. Il che si traduce in nuove occasioni di lavoro per i ballerini che, per i motivi più diversi, non possono o non vogliono più lavorare nelle compagnie.

Il secondo, meno considerato ma forse ancora più importante, ha a che fare con la promozione della cultura della danza. Se fatti bene come noi auspichiamo, i corsi di danza adulti possono essere la fucina che sforna nuovi spettatori. L’effetto più immediato è una maggiore richiesta di spettacoli di danza (beneficio quantitativo), ma l’effetto a lungo termine è quello di creare un nuovo pubblico, educato alla danza come arte e quindi più consapevole del valore dello spettacolo a cui assiste (beneficio qualitativo).

Non siete d’accordo con noi quando diciamo che questo nuovo pubblico può solo far bene alla danza professionale?

Non siete d’accordo con noi quando diciamo che noi Spuntate vogliamo bene alla Danza e allo stesso modo gli addetti ai lavori dovrebbero guardare a noi con affetto?

Danziamo in mezzapunta e ne siamo orgogliose

Ecco, questo è il nostro manifesto in mezzapunta. E ci fermiamo qui, perché stiamo iniziando a parlare molto seriamente mentre a noi piace ridere e scherzare. Tenetelo a mente, i requisiti fondamentali per far parte delle Spuntate sono due:

  • fare danza seriamente
  • non prendersi mai troppo sul serio 🙂